Qual è la differenza tra pannelli solari e impianti fotovoltaici?
Il fotovoltaico rappresenta una delle chiavi per un domani più verde e sostenibile. La transizione verso un futuro sostenibile richiede impegno e visione ma rappresenta una delle chiavi per un domani più pulito.
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Quando si parla di energia solare, si tende spesso a confondere i termini pannelli solari, impianto solare termico e impianto fotovoltaico. In realtà, si tratta di soluzioni molto diverse tra loro, sia per funzionamento, sia per tipo di energia prodotta.
Produzione di calore
Un impianto solare termico serve a produrre acqua calda sfruttando il calore del sole. Il suo cuore è il collettore solare termico, un tipo di pannello solare che assorbe l’irraggiamento solare e lo trasferisce a un fluido contenuto in un circuito chiuso. Questo fluido riscalda l’acqua all’interno di un serbatoio di accumulo, pronta per essere utilizzata per uso sanitario o riscaldamento.
Produzione di elettricità
Un impianto fotovoltaico è progettato per generare energia elettrica grazie all’effetto fotovoltaico. È composto da più moduli fotovoltaici – ovvero pannelli solari fotovoltaici – che trasformano la luce solare in corrente continua. Questa viene poi convertita in corrente alternata da un inverter, così da poter alimentare elettrodomestici, impianti industriali o intere abitazioni. A questi elementi si possono aggiungere anche sistemi di accumulo (batterie), contatori bidirezionali e componenti per la connessione alla rete.
È quindi corretto dire che un impianto fotovoltaico è costituito da un insieme di pannelli solari fotovoltaici, ma non tutti i pannelli solari servono a produrre energia elettrica: quelli termici servono a produrre calore.
Comprendere questa differenza è fondamentale per scegliere l’impianto più adatto alle proprie esigenze: che si tratti di ridurre i costi energetici in casa o ottimizzare l'efficienza di un'azienda.
Dove si possono installare gli impianti fotovoltaici?
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Premessa normativa: cosa dice la legge sull’installazione di impianti fotovoltaici
La normativa italiana che disciplina l’installazione degli impianti fotovoltaici ha subito significative evoluzioni negli ultimi anni, con l’obiettivo di bilanciare la spinta verso la transizione ecologica e la tutela del paesaggio e del suolo agricolo.
Il Decreto-Legge n.13 del 24 febbraio 2023, convertito nella Legge n.41 del 21 aprile 2023, all’articolo 45 ha introdotto importanti limitazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra in ambito agricolo.
In particolare, non possono essere considerati ammissibili ai contributi pubblici e agli incentivi statali gli impianti realizzati su suolo agricolo produttivo, a meno che non rientrino nelle seguenti eccezioni:
- Impianti in aree classificate come “non idonee alla produzione agricola” (terreni marginali, incolti, abbandonati, degradati)
- Impianti agrovoltaici innovativi, che prevedono la coesistenza tra produzione agricola e produzione energetica, senza compromettere l’attività agricola sottostante.
Inoltre, il decreto promuove l’installazione di impianti su:
- Tetti e coperture di edifici esistenti (urbani, rurali o industriali)
- Aree di pertinenza di infrastrutture (es. parcheggi, capannoni, stalle)
- Serre fotovoltaiche e aree industriali dismesse
Il successivo Decreto-Legge n.63 del 15 maggio 2024, conferma e rafforza il principio di limitare l’installazione di fotovoltaico su suoli agricoli produttivi. L’articolo 11 stabilisce che gli impianti fotovoltaici sono incentivabili solo se collocati su:
- Aree classificate non idonee alla coltivazione (inclusi terreni aridi o marginali);
- Tetti, coperture di fabbricati, serre, impianti di depurazione o cave dismesse;
- Contesti in cui l’impianto non comporti il consumo permanente di suolo (es. su pensiline, parcheggi, recinzioni, barriere antirumore)
Questa evoluzione normativa riflette l’esigenza di promuovere il fotovoltaico senza compromettere il suolo agricolo e i beni paesaggistici, favorendo invece la valorizzazione di spazi già costruiti o improduttivi. Per questo motivo oggi è fortemente consigliata l’installazione di impianti su tetti, coperture e aree industriali esistenti, anche in ottica di comunità energetiche e autoconsumo diffuso.
Vantaggi, svantaggi e fattibilità delle diverse tipologie di installazione
Fotovoltaici a Terra
Vantaggi
- Ottimizzazione dell’orientamento dei pannelli per massimizzare la resa;
- Ideale per realizzare parchi fotovoltaici o impianti ad uso aziendale;
- Possibilità di impianti di grandi dimensioni
Svantaggi
- Vincoli normativi stringenti su suoli agricoli produttivi;
- Maggiore impatto paesaggistico;
- Costi aggiuntivi per strutture di supporto, recinzioni e sistemi di sicurezza;
- Iter autorizzativi più complessi rispetto al fotovoltaico su tetto.
Fattibilità
- È possibile installare impianti fotovoltaici a terra solo su:
- Terreni agricoli incolti o marginali;
- Aree industriali dismesse;
- Suolo non idoneo alla coltivazione (es. aree aride o rocciose)
Fotovoltaico in giardino
Vantaggi
- Maggiore autonomia nella gestione dello spazio
- Ottima soluzione in caso di tetto poco esposto al sole
- Ideale per impianti di piccola taglia ad uso residenziale
Svantaggi
- Vincoli paesaggistici e urbanistici in molte zone
- Possibile impatto estetico negativo
- Potenziali ombreggiature da alberi o costruzioni vicine
- Necessità di autorizzazione comunale o CILA (in molti casi)
Fattibilità
- È possibile installare pannelli fotovoltaici in giardino solo se:
- L’area è di proprietà;
- Non ci sono vincoli paesaggistici;
- L’intervento è conforme al regolamento edilizio comunale;
- La struttura è considerata "opera pertinenziale" e non altera stabilmente il suolo.
Fotovoltaico su tetto - La scelta migliore
Vantaggi
- Iter burocratici snelli (basta una CILA o SCIA)
- Migliore integrazione architettonica
- Accesso diretto a incentivi, detrazioni fiscali e bonus
- Minore rischio di danneggiamenti o furti
- Adatto a condomini, villette, aziende, strutture agricole
Svantaggi
Il fotovoltaico su tetto è oggi considerato la soluzione ottimale. Tuttavia, esistono alcune limitazioni o criticità da valutare, che non costituiscono veri e propri svantaggi, ma piuttosto condizionamenti tecnici da tenere in conto durante la progettazione dell’impianto (superficie disponibile, inclinazione, ombreggiamenti)
Fattibilità
Questa soluzione è sempre possibile se:
- Il tetto ha una buona esposizione al sole
- Non ci sono vincoli urbanistici o storici
- Si dispone di spazio sufficiente per la potenza desiderata
Viste e considerate le normative e le opportunità disponibili, la soluzione più vantaggiosa e sicura è il fotovoltaico su tetto. Le alternative a terra o in giardino restano valide solo in specifici contesti, e richiedono maggiore attenzione a vincoli e permessi.
Quanti kW di fotovoltaico conviene installare?
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Uno degli aspetti più importanti quando si valuta l’installazione di un impianto fotovoltaico è capire quanta potenza è davvero necessaria per soddisfare il proprio fabbisogno energetico. La risposta dipende da diversi fattori, tra cui:
- Consumi medi annui (in kWh);
- Superficie disponibile sul tetto o in giardino;
- Tipo di utenza (residenziale o aziendale);
- Obiettivo (autoconsumo, vendita in rete, accumulo).
Potenza necessaria per fotovoltaico azienda
Le azienda, in particolare quelle energivore (es. officine, capannoni industriali, aziende agricole), possono beneficiare fortemente del fotovoltaico, ma richiedono impianti molto più potenti.
- Piccola attività (bar, ufficio, negozio) → 6-10 kW
- Media azienda o laboratorio artigianale → 20-50 kW
- Grande capannone industriale → 100-500 kW (e oltre)
In questi casi, è fondamentale eseguire un’analisi energetica preliminare, valutare i picchi di consumo, e considerare l’installazione su tetto piano o tetto industriale, che permette maggiore flessibilità e spazio.
Potenza necessaria per fotovoltaico casa
Per una famiglia italiana media con un consumo di circa 3.000-4.000 kWh all’anno, un impianto fotovoltaico da 3 kW a 6 kW è generalmente sufficiente a coprire tra il 60% e il 100% dei consumi.
Riferimenti pratici:
- 1 kW di fotovoltaico occupa in media 5-7 m² di superficie
- Un pannello standard da 400 Watt occupa circa 1,8 m²
- Per un impianto da 3 kW servono 7-8 pannelli
- Per un impianto da 6 kW servono circa 15-16 pannelli
Con l’aggiunta di un sistema di accumulo per impianti fotovoltaici, è possibile utilizzare anche di sera l’energia prodotta durante il giorno, aumentando l’autonomia energetica.
Quanto costa oggi un impianto fotovoltaico?
Quando si parla di impianti fotovoltaici, una delle domande più frequenti riguarda il costo complessivo dell’investimento. La verità è che non esiste una risposta univoca, perché i prezzi variano in base alla potenza installata, alla tipologia dell’impianto, alla presenza di batterie di accumulo e alle caratteristiche dell’edificio o del terreno.
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